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- Termine tav n. 01: copia dal vero di composizione di solidi geometrici (impostazione, ricerca delle proporzioni, la configurazione);
- La configurazione - Per disegnare qualunque cosa in modo che il disegno sia somigliante a un modello, occorre pensare la forma in termini di configurazione, ossia bisogna guardare le qualità geometriche delle cose. La configurazione , infatti, è la forma intesa non tanto nei suoi contorni o nel suo sviluppo di superficie, ma nei suoi aspetti spaziali.
Considerare le qualità geometriche delle cose non significa fare della geometria. Un uomo, un cane, un albero, anche se non si possono disegnare con la riga e la squadra, hanno qualità geometriche che si possono descrivere indicando, per esempio, il rapporto tra altezza e larghezza, il distanziarsi dei due occhi sul viso, l'allungarsi di un arto, la coerente distribuzioni delle parti per cui la testa sta sopra il collo, il quale è sopra le spalle e così via.
Tutti noi abbiamo questa esperienza delle qualità geometriche delle cose e i nostri occhi le colgono immediatamente, nella realtà come in un disegno o in una fotografia, servendosi di un minimo di indizi e ignorando tutto ciò che è superfluo e può ostacolare una comprensione istantanea.
La configurazione non coincide con la forma, ma della forma è quel particolare aspetto che ci permette di riconoscere immediatamente le cose e di comprenderne il significato.
Se nel riprodurre un modello o una composizione sbagliamo il disegno della configurazione cioè del suo scheletro, della sua struttura, il nostro disegno sarà sbagliato anche se poi saremo abilissimi nel descrivere i dettagli, nel rappresentare gli effetti di luce e ombra o se useremo un segno particolarmente prezioso.
- Inizio tav n. 1A: applicazione del chiaroscuro;
- Differenza tra tinta e tono - Il termine tinta nel campo della scienza dei colori si riferisce alle differenze di colore mentre il tono alla gradazione del chiaro-scuro. Così ad esempio, se prendiamo dell'azzurro e vi mescoliamo un po' di verde o del rosso, ovvero dell'arancio, ecc., avremo tutte tinte differenti tra loro e diverse dall'azzurro. Mentre se l'azzurro medesimo viene schiarito con del bianco o scurito con del nero avremo sempre dell'azzurro normale ma solamente di tono più chiaro e più scuro.
- La luce; la fonte luminosa; l'illuminazione (direzione e inclinazione);
- La scala tonale: sfondo, accento dell'ombra, ombra portata, ombra propria, zona luce, lumeggiatura;
- il chiaroscuro (il tratto: taglio e controtaglio);
- il segno elemento distintivo e personale.
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